Viviamo in una società particolare, bizzarra. Se ci chiedessero quali sono le priorità della vita a molti verrebbe di pensare al lavoro, famiglia, salute, soldi, belle macchine, una casa confortevole, e l’elenco potrebbe continuare. Ma riflettiamo. Sono davvero le mansioni prioritarie? Una delle azioni più comuni che compiamo è l’attività respiratoria. Ogni minuto della nostra vita lo trascorriamo svolgendo questo lavoro indispensabile alla sopravvivenza; lo facciamo senza pensarci, è un’azione involontaria che consente di assumere l’ossigeno necessario per i processi vitali dell’organismo e di rigettare ciò che non serve più.
Diamo valore a questa preziosa capacità
Talvolta quello che facciamo senza pensarci un granché sopra, con il tempo finisce per essere dato per scontato. L’aria è vita e alcune attente riflessioni ci faranno rivalutare profondamente questo dono che ci è stato fatto, evitando di trascurarlo e alla fine perderlo. Diamo valore alla capità di respirazione del nostro corpo immettendo nell’organismo, per quanto dipenda da noi, aria pulita, quello che spesso definiamo una boccata d’ossigeno.
Premettiamo che molto possiamo fare per migliorare ed evitare di inspirare aria malsana, anche se purtroppo non è possibile evitarlo del tutto. Riflettiamo su alcuni dati allarmanti: l’inquinamento atmosferico uccide ogni anno circa 3.000.000 di persone nel mondo. Per quanto riguarda i superstiti, i più forti, vengono comunque danneggiati. Questo effetto si riscontra in modo tangibile ogni anno dall’analisi effettuata su nuovi soggetti allergici, molti dei quali, dispiace dirlo, sono bambini. Nonostante gli avvertimenti, le precauzioni e i notevoli provvedimenti presi per andare incontro al nostro ecosistema, i problemi legati all’esposizione a fattori inquinanti, a volte addirittura velenosi, persistono.
Ambienti chiusi
Riconosciamo che sebbene cerchiamo di ritagliarci momenti piacevoli da passare all’aria aperta, in realtà trascorriamo la maggior parte della nostra vita in ambienti chiusi: la nostra abitazione, l’auto, l’ufficio, la scuola, il ristorante saranno luoghi sicuri? Alcuni credono erroneamente che gli ambienti chiusi siano in realtà immuni da fattori inquinanti. Occorre precisare che non è necessariamente così. Molto dipenderà dalla cura prestata all’ambiente; per fortuna ormai da anni nella maggioranza degli spazi chiusi e condivisi, sono stati installati apparecchi appositi di riciclo dell’aria e depurazione della stessa.
Come scegliere un depuratore dell’aria
Negli ambienti con spazi limitati, le fonti di sostanze inquinanti sono numerose: traffico sotto casa, pollini dalla finestra, sostanze rilasciate da processi di cottura in cucina, riscaldamento. Purtroppo anche i nostri familiari e amici a 4 zampe possono contribuire a peggiorare le criticità dell’atmosfera domestica: saliva, peli, fumo, profumi, deodoranti, smalti. Per non parlare infine delle sostanze profuse dai nostri elettrodomestici come frigoriferi, forni, televisioni, stampanti ecc.
Questa premessa spinge a procurarsi un buon depuratore dell’aria, ma non spinti dal terrore, piuttosto dall’accettazione di un problema reale che merita di essere affrontato. Il seguente link sarà di grande aiuto per chi, sensibilizzato dall’argomento, vorrà capire come affrontare l’invisibile nemico, facendo una buona scelta, acquistando il miglior prodotto sul mercato. Non rischieremo così di perderci nella giungla online dei depuratori d’aria! Informiamoci su www.migliorpurificatorearia.it.
Installando un buon apparecchio in casa si ha la sensazione di aver dato non solo un contributo all’ambiente, ma anche e soprattutto anni di vita alla famiglia. Per potenziare il funzionamento del depuratore si potrà scegliere di attuare dei semplici ma importanti provvedimenti all’interno delle mura domestiche; alcuni potrebbero essere non fumare più in casa, dormire tenendo sempre un pò la finestra leggermente aperta (agevolerà la fuoriuscita degli allergeni). Piccole cose che contribuiranno a farci prendere sempre più spesso una buona boccata d’aria pura.