Che differenza c’è tra la subacquea ricreativa e quella tecnica?

Che differenza c’è tra la subacquea ricreativa e quella tecnica?

La differenza tra la subacquea ricreativa e quella tecnica va individuata nella modalità di svolgimento delle due attività. I professionisti di Life Academy che propongono corsi di sub a Udine. In particolare, le immersioni ricreative consentono di risalire in superficie in qualsiasi momento, naturalmente tenendo conto dei limiti imposti dalla velocità di risalita. Le immersioni tecniche, invece, sono realizzate fuori curva o in decompressione; in altri casi esse avvengono in contesti che presuppongono una limitazione fisica, come per esempio in una grotta, sotto il ghiaccio o al'interno di un relitto. Come è facile intuire, a seconda dei casi si ha bisogno di attrezzature specifiche: nel caso delle immersioni tecniche è necessario essere in grado di risolvere gli eventuali problemi che si presentano direttamente in acqua, senza che vi sia la possibilità di riemergere, il che vuol dire avere bombole doppie. 

costi della subacquea ricreativa, dunque, sono più bassi di quelli della subacquea tecnica, la quale solo in casi molto rari può essere effettuata in assenza di una barca di supporto e, più in generale, di una logistica robusta che comprenda anche un team di supporto. Il modo in cui viene pianificata l'immersione tecnica deve essere molto più oculato, anche dal punto di vista della disciplina: è essenziale programmare il tempo di profondità tenendo conto della scorta di aria che si ha a disposizione. 

Chiaramente, la subacquea tecnica è molto più pericolosa, dal momento che non è previsto un accesso diretto alla superficie: ciò si traduce in un aumento del rischio di incidenti gravi, se non addirittura mortali. Inoltre, mentre nella subacquea ricreativa sono molto ridotti i rischi relativi alla tossicità dell'ossigeno, nel caso delle immersioni tecniche il pericolo non è così lontano, visto che ci sono più miscele.

Il grande rischio correlato alla subacquea tecnica, in sostanza, consiste in una sua sottovalutazione. Chi ha alle spalle una decina di immersioni tecniche e un migliaio di immersioni ricreative, per esempio, non si può considerare un esperto in ambito tecnico. Occorre, dunque, essere umili e non pensare di essere più bravi di tutti, magari spingendosi a effettuare immersioni in decompressione o andando a esplorare relitti e cunicoli senza le attrezzature adatte. Detto ciò, se si rispettano le linee guida previste, i margini di sicurezza sono ampi. Mentre i subacquei ricreativi arrivano a profondità tra i 5 e i 40 metri con una sola bombola e rimanendo entro i limiti di tempo di non decompressione, nel caso dei subacquei tecnici le cose sono molto diverse, e più complicate. 

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